Perché lo spazio oggi è più strategico che mai? Quali tecnologie ha reso possibili e quali nuovi scenari sta aprendo? Dobbiamo davvero affidarci a Elon Musk e al suo Starlink per il futuro delle comunicazioni globali? E, in tutto questo fermento, che ruolo sta giocando l’Europa?
Queste sono solo alcune delle domande che abbiamo esplorato insieme durante la presentazione del libro Geopolitica dello Spazio di Emilio Cozzi. Un evento ricco di spunti e riflessioni, ospitato nella splendida cornice della Libreria Coop Ambasciatori di Bologna, con una platea appassionata e curiosa che ha reso la serata ancora più stimolante.
Accanto all’autore, Emilio Cozzi—giornalista, divulgatore, podcaster nonché amico di vecchissima data ☺️—e a Raffaele Mauro, general partner di Primo Space (uno dei principali fondi di venture capital specializzati nella new space economy e nelle startup deep tech), ho avuto il piacere di discutere le sfide e le opportunità legate alla nuova corsa allo spazio. La moderazione di Giacomo Bottos, direttore di Pandora Rivista, ha saputo guidare il dibattito con domande puntuali e provocatorie, stimolando un confronto vivace su temi che spaziano dalla politica internazionale alla tecnologia, fino alle implicazioni economiche e sociali dell’esplorazione spaziale.
Abbiamo parlato di come lo spazio non sia più solo un palcoscenico per le ambizioni delle superpotenze, ma un campo di battaglia strategico dove si giocano questioni cruciali come la sicurezza, l’accesso alle risorse e la gestione delle infrastrutture di comunicazione globale. E ovviamente non potevamo ignorare il ruolo crescente del settore privato, con figure come Elon Musk che stanno ridefinendo i confini dell’industria aerospaziale.
Ma l’Europa? Sì, anche il nostro continente ha un ruolo chiave in questa partita, e abbiamo riflettuto su come le istituzioni e le aziende europee possano (e debbano) ritagliarsi uno spazio importante in questo scenario in continua evoluzione.
Se non avete ancora letto Geopolitica dello Spazio, vi consiglio caldamente di recuperare questo volume. È un libro che non solo analizza il presente, ma ci invita a riflettere sul futuro di tutti noi, in un’epoca in cui il confine finale non è più così lontano…